"Now's the Time" è un progetto volto a valorizzare le giovani musiciste jazz e blues in Europa. Questo articolo – in origine per Written in Music – è pubblicato contemporaneamente su 8 riviste musicali europee. #Womentothefore #IWD2023.
A volte si sente una voce che si desidera ascoltare molto più spesso.
Al Südtirol Jazz Festival Alto Adige, nell'estate del 2021, ho ascoltato la cantante Sanem Kalfa nell’ambito di Black Sea Songs, un progetto affascinante insieme al violinista/chitarrista George Dumitriu e al multistrumentista Joachim Badenhorst.
La sua voce era così intensa e avventurosa allo stesso tempo che me ne sono subito innamorato. Dopo qualche ricerca ho scoperto che Black Sea Songs era già il suo terzo album, che non è solo una cantante, ma anche una violoncellista e che è nata a Trabzon, sul Mar Nero, nel nord-est della Turchia. Ecco da dove vengono le sue intense interpretazioni del Mar Nero!
La sua bella voce, sempre alla ricerca di letture moderne per le proprie radici sonore e culturali, l'ha portata al Conservatorio di Amsterdam, dove ha trovato nuovi modi per esprimersi vocalmente e anche molti musicisti con cui esplorare musiche avventurose. Si è distinta in diversi concorsi di canto, vincendo il primo premio al concorso Shure Montreux Jazz Vocal Competition, con Quincy Jones a capo della giuria.
Nel 2014 ha realizzato il suo primo album Nehit, seguito nel 2018 da DANCE, un progetto per voce e chitarra, in cui è parte di un meraviglioso duo con il chitarrista/violinista rumeno (nonché studente del conservatorio di Amsterdam) George Dumitriu. Un duo che ha tenuto molti concerti in giro per il mondo nel corso degli anni, scoperto dai festival e coinvolto anche da altre formazioni,
Kalfa è un’altra musicista internazionale che, attraverso il Conservatorio di Musica di Amsterdam (la cui percentuale di studenti internazionali è ormai salita a più del 75%) si sta facendo strada in Europa. Se l'album Black Sea Songs può costituire un metro per valutare il suo futuro, possiamo dire che è particolarmente promettente.
Kalfa ha la classe non solo per convincere, ma anche per farlo in modo avventuroso e imprevedibile, cosa che le ha procurato molte apparizioni nel corso degli anni con altri stimolanti musicisti che suonano in tutto il mondo. Naturalmente la voce di Kalfa è è immersa nelle origini della sua famiglia, ma allo stesso tempo l’artista la spinge verso mondi nuovi, così come la musica che fa, che spazia dalla musica tradizionale al jazz e alla nuova classica.
Kalfa è un talento inaspettato non solo nella voce ma anche al violoncello, con cui proprio lo scorso marzo in una Bimhuis di Amsterdam tutta esaurita ha presentato un nuovo progetto su invito, con la clarinettista Kamucan Yalcin, la batterista Sun Mi Hong, la cantante messicana Fuensanta Mendez e la pianista Marta Warelis e ha completamente conquistato il pubblico.
Il futuro è per Sanem Kalfa.