I volumi di Gunther Schuller sulla storia del jazz rappresentano – fin dalla prima apparizione del primo titolo, Early Jazz, nel 1968 negli Stati Uniti – un caposaldo della musicologia della musica afroamericana, lettura obbligata per ogni appassionato e studioso. L’intera serie – di sei volumi – è stata pubblicata in Italia da EDT, e torna ora disponibile in edicola a partire dal 17 gennaio con Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport a 9.90€.
La collana La storia del jazz raccoglie, con un’uscita settimanale fino al 4 aprile 2019, tutti e sei i libri di Schuller. A questi seguiranno i lavori di Adriano Mazzoletti dedicati al jazz italiano, anch’essi classici riconosciuti da diverse generazioni di studiosi. Pubblicati da EDT in due corposi volumi, in questa nuova edizione saranno riorganizzati in sei tomi, per un totale di dodici uscite.
Piano dell’opera
1. Gunther Schuller, Le origini – 17 gennaio
2. Gunther Schuller, Gli anni Venti – 24 gennaio
3. Gunther Schuller, I grandi maestri – 31 gennaio
4. Gunther Schuller, Le orchestre nere – 7 febbraio
5. Gunther Schuller, I grandi solisti – 14 febbraio
6. Gunther Schuller, Le orchestre bianche – 21 febbraio
7. Adriano Mazzoletti, Antenati e pionieri – 28 febbraio
8. Adriano Mazzoletti, La nascita delle grandi orchestre – 7 marzo
9. Adriano Mazzoletti, La guerra e la diffusione dello swing – 14 marzo
10. Adriano Mazzoletti, Il dopoguerra, la provincia e il jazz liberato – 21 marzo
11. Adriano Mazzoletti, Il revival di New Orleans e il boom – 28 marzo
12. Adriano Mazzoletti, 8000 dischi di jazz italiano – 4 aprile
Il primo appuntamento, il 17 gennaio, è con il primo volume di Gunther Schuller dedicato alle origini del jazz.
Schuller mette a fuoco con affascinante chiarezza e assoluto rigore i processi di trasformazione linguistica che dalla musica africana hanno portato alla nascita del jazz; e di qui procede fino ad illuminare l’opera dei primi maestri di questa musica: Joe Oliver, Jelly Roll Morton e Louis Armstrong. Come è nello stile di Schuller, la loro opera viene affrontata sgomberando il campo dai facili aneddoti: le incisioni più significative di ciascun artista vengono descritte, smontate a pezzo a pezzo, e indagate fin nelle loro pieghe. Il lettore viene così guidato con mano sicura a una comprensione più profonda e più intensa della loro arte.
La trattazione, revisionata e aggiornata in collaborazione da Schuller e da Marcello Piras per questa nuova edizione, è integrata da Glossario e Discografia.
Gunther Schuller (1925-2015) è una delle figure chiave della musica americana del Novecento. Nella sua carriera ha svolto ogni possibile attività e ricoperto ogni possibile incarico: ancora adolescente fu cornista nell’orchestra del Metropolitan Theatre con Arturo Toscanini; in seguito è stato compositore di musica atonale, direttore d’orchestra dal vastissimo repertorio, revisore e trascrittore di musica antica, editore di musica contemporanea, collaboratore di molti tra i più illustri musicisti del dopoguerra (da Miles Davis a Bruno Maderna), direttore artistico del festival di Tanglewood, preside del New England Conservatory of Music, saggista, teorico e capofila della “Terza Corrente” (una breve ma intensa stagione di esperimenti di fusione tra jazz e musica europea colta). Ha pubblicato un manuale didattico (Horn Technique) e un volume antologico di suoi scritti (Musings).