La Storia del Jazz in edicola: Le orchestre bianche e i complessi

In edicola dal 21 febbraio con Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, l'ultimo volume di Gunther Schuller della Storia del Jazz EDT

Storia del jazz EDT - edicola
Articolo
jazz

I volumi di Gunther Schuller sulla storia del jazz rappresentano – fin dalla prima apparizione del primo titolo, Early Jazz, nel 1968 negli Stati Uniti – un caposaldo della musicologia della musica afroamericana, lettura obbligata per ogni appassionato e studioso. L’intera serie – di sei volumi – è stata pubblicata in Italia da EDT, e torna ora disponibile in edicola a partire dal 17 gennaio con Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport a 9.90€.

La collana La storia del jazz raccoglie, con un’uscita settimanale fino al 4 aprile 2019, tutti e sei i libri di Schuller. A questi seguiranno i lavori di Adriano Mazzoletti dedicati al jazz italiano, anch’essi classici riconosciuti da diverse generazioni di studiosi. Pubblicati da EDT in due corposi volumi, in questa nuova edizione saranno riorganizzati in sei tomi, per un totale di dodici uscite.

Piano dell’opera

1. Gunther Schuller, Le origini – 17 gennaio

2. Gunther Schuller, Gli anni Venti – 24 gennaio 

3. Gunther Schuller, I grandi maestri – 31 gennaio 

4. Gunther Schuller, Le orchestre nere – 7 febbraio 

5. Gunther Schuller, I grandi solisti – 14 febbraio 

6. Gunther Schuller, Le orchestre bianche – 21 febbraio

7. Adriano Mazzoletti, Antenati e pionieri –  28 febbraio 

8. Adriano Mazzoletti, La nascita delle grandi orchestre – 7 marzo 

9. Adriano Mazzoletti, La guerra e la diffusione dello swing – 14 marzo

10. Adriano Mazzoletti, Il dopoguerra, la provincia e il jazz liberato – 21 marzo

11. Adriano Mazzoletti, Il revival di New Orleans e il boom – 28 marzo

12. Adriano Mazzoletti, 8000 dischi di jazz italiano – 4 aprile

Storia del jazz EDT - Schuller

Si chiude la prima parte della Storia del jazz EDT con l'ultimo volume della storia di Gunther Schuller, in edicola dal 21 febbraio: le orchestre bianche e i complessi, da Glenn Miller a Nat King Cole.

Dopo aver esplorato le origini, gli anni Venti, la triade Armstrong-Ellington-Goodman, le orchestre nere e i solisti Swing, Schuller affronta tre nuovi argomenti. Per prime vengono le orchestre bianche, sezione che vede sfilare figure tra le più popolari del jazz d’anteguerra come Artie Shaw, Jimmy e Tommy Dorsey, Glenn Miller, Charlie Barnet, Harry James e Gene Krupa. Segue un ampio panorama delle orchestre regionali, con numerose schede su formazioni di regola ignorate in molte trattazioni storiche. Infine, i piccoli complessi non associati alle figure finora trattate, in particolare il trio di Nat King Cole. Analisi in cui Schuller conferma ancora una volta la sua straordinaria conoscenza delle peculiarità di linguaggio di ciascuno strumento e l’abituale chiarezza nel mettere a fuoco le personalità e le poetiche dei vari musicisti.

Il lavoro, rivisto e aggiornato da Marcello Piras, è integrato da Glossario e Discografia.

Gunther Schuller (1925-2015) è una delle figure chiave della musica americana del Novecento. Nella sua carriera ha svolto ogni possibile attività e ricoperto ogni possibile incarico: ancora adolescente fu cornista nell’orchestra del Metropolitan Theatre con Arturo Toscanini; in seguito è stato compositore di musica atonale, direttore d’orchestra dal vastissimo repertorio, revisore e trascrittore di musica antica, editore di musica contemporanea, collaboratore di molti tra i più illustri musicisti del dopoguerra (da Miles Davis a Bruno Maderna), direttore artistico del festival di Tanglewood, preside del New England Conservatory of Music, saggista, teorico e capofila della “Terza Corrente” (una breve ma intensa stagione di esperimenti di fusione tra jazz e musica europea colta). Ha pubblicato un manuale didattico (Horn Technique) e un volume antologico di suoi scritti (Musings).

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