A ottobre verrà inaugurata la nuova Stagione lirica del New National Theatre Tokyo, il più importante centro di produzione d’arte performativa del Giappone, con due nuove produzioni e sette titoli di repertorio per un totale di 40 spettacoli. Abbiamo chiesto al direttore artistico Ono Kazushi di illustrarci il cartellone.
M° Ono, quali sono i titoli della nuova Stagione?
«Con La bohème abbiamo appena concluso la Stagione lirica 2022-23, una rassegna molto densa e importante, la prima totalmente libera dalle restrizioni anti-Covid. A ottobre verrà inaugurata la Stagione 2023-24 con due nuove produzioni che saranno create a Tokyo: L'Enfant et les Sortilèges di Ravel abbinato a Suor Angelica di Puccini (1 ottobre), e Simon Boccanegra di Verdi (15 novembre). Si attingerà poi ad alcuni titoli di repertorio per un totale di nove produzioni. Tra questi figurano, Die Fledermaus (6 dicembre), Eugene Onegin (24 gennaio 2024), Don Pasquale (4 febbraio), Tristano e Isotta (14 marzo), La traviata (16 maggio), Così fan tutte (30 maggio) e molti altri ancora.
Sono inoltre diversi i debutti sul palco del nostro teatro di validissimi direttori ospiti emergenti, alla loro prima esperienza con la nostra orchestra: Patrik Hahn, il direttore russo Valentin Uryupin, ma anche Renato Balsadonna e Francesco Lanzillotta, due tra i direttori italiani più interessanti. Avremo inoltre il gradito ritorno Maurizio Benini, direttore dall’importante carriera internazionale che ha recentemente riscosso molto successo con Rigoletto. Concludo sottolineando la presenza di due bravi direttori giapponesi come Ryusuke Numajiri e Norichika Iimori».
M° Ono, è atteso inoltre il suo debutto con Simon Boccanegra.
«Ricordo che durante il periodo di studi in Italia suonai tutta l’opera al pianoforte per la prova con i cantanti. Dopo tanti anni, il prossimo novembre incontrerò nuovamente il capolavoro di Verdi, questa volta da direttore di un nuovo allestimento che vede la co-produzione con l’Opera Nazionale Finlandese di Helsinki e con il Teatro Real di Madrid».
Un cast internazionale di tutto rilievo che accoglie anche l’artista visivo Anish Kapoor.
«Anish Kapoor è uno degli artisti contemporanei più conosciuti al mondo, e per questa produzione è stato espressamente invitato da Pierre Audi, regista dell’opera. Si tratta di un’operazione molto ambiziosa che avrò l’onore di dirigere non solo a Tokyo, ma anche in Europa».
Tristano e Isotta tornerà sul palcoscenico di Tokyo a distanza di 13 anni dall’ultima recita: come è vista l’opera di Wagner in Giappone?
«L’opera di Wagner qui è molto popolare, tant’è che in questo teatro è stato programmato L’anello del Nibelungo per ben due volte. Gran parte della mia carriera è legata all’opera di Wagner, che ho diretto in diversi Paesi. Tristano e Isotta vedrà la regia di David McVicar, e sono molto felice di tornare a dirigere quest’opera che amo enormemente e che vedrà schierato un cast di prim’ordine con Eva-Maria Westbroek, per la prima volta in Giappone, e Torsten Kerl. Incontrai Eva-Maria Westbroek al Théâtre Royal de la Monnaie per La forza del destino e da allora ho sempre sognato di poterla invitare nel mio teatro. Finalmente questo mio desiderio sta per essere esaudito».
Da cinque anni è direttore artistico del Nuovo Teatro Nazionale di Tokyo. Qual è il bilancio?
«Con tutto lo staff facciamo costantemente un grande lavoro di squadra. Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, cerchiamo di non offrire solo i titoli più conosciuti nel tentativo di diversificare il più possibile la proposta culturale con opere in lingue diverse, di epoche e di autori differenti. Non dimentichiamo mai che il pubblico deve essere il nostro primo interlocutore».
La nuova Stagione assocerà Ravel a Puccini, di cui ricorrono i cento anni della morte. Come è avvenuta questa scelta?
«Ciò che accomuna le due opere è la figura materna: il ragazzo de L'Enfant et les Sortilèges alla fine torna dalla madre che lo avevo punito, mentre la protagonista di Suor Angelica, lei stessa una madre, riuscirà a raggiungere il figlio in cielo grazie alla meravigliosa musica di Puccini. Dopo aver inaugurato la Stagione con questo dittico, la musica di Puccini chiuderà il cartellone lirico con Tosca per la direzione di Maurizio Benini (6 luglio)».
Nel cartellone c’è spazio anche per l’Operetta di Strauss.
«Il nostro pubblico ama moltissimo questa forma d’arte, si diverte tanto. Ogni volta che proponiamo Il pipistrello di Strauss cerchiamo di farlo con un cast completamente diverso. Il prossimo dicembre, ad esempio, saranno introdotte alcune battute e modi di dire appartenenti alla cultura giapponese, così che il pubblico possa entrare il più possibile nel clima dell’opera. Mi auguro che un giorno la nostra compagnia possa proporre al pubblico giapponese anche altre opere brillanti dello stesso Strauss o di Offenbach, ma anche di Kurt Weill o Leonard Bernstein».