Caine mosso

Uscito recentemente per Sinfonica Jazz Uri Caine - Musica in tempo reale di Enzo Boddi

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Fotografare chi si muove velocemente non è facile, occorre pazienza, capacità e competenza. Se poi chi si muove è un artista, nello specifico un pianista che attraversa stili e confini come non esistessero, tutto è più complicato. Il giornalista Enzo Boddi dimostra con il suo recente Uri Caine - Musica in tempo reale (Sinfonica Jazz) di possedere queste capacità. La pazienza analitica delle mille sfaccettature del musicista americano, la capacità descrittiva complessiva del suo cammino, la competenza necessaria come chiave di accesso al suo mondo creativo acquisita nella sua attività di critico musicale. Questo primo lavoro monografico su Uri Caine allontana tentazioni cronologico-biografiche a favore di uno sviluppo per blocchi tematici dove approfondire i percorsi multidirezionali e le relative interconnessioni. Subito una certezza: Caine è un jazzista. Su questa fondamenta - l'approccio disinibito a qualsiasi materiale - Boddi costruisce tutto.

Ci racconta del giovane studente Caine che oltre alle prime esibizioni nei localini di Philadelphia per capire Thelonious Monk studia James P. Johnson e Fats Waller, e nell'avvicinamento a Webern approfondisce Bach e l'armonia tonale, percorsi didattici illuminanti dove emergono le radici, l'humus della sua poliedrica personalità. Poi la pulsante realtà jazzistica newyorchese degli anni Ottanta, che Boddi ci racconta con tutti i suoi protagonisti, farà il resto. La cultura ebraica come costante sottofondo del percorso di un artista che da laico ne esprime soprattutto spirito critico, leggerezza e ironia immerse in una vasta cultura. La fascinazione verso i classici, da Mahler a Wagner, da Bach a Schumann fino a Berio, dalla quale scaturiscono riletture e scomposizioni avventurose, con risultati alterni ma sempre in una rigorosa logica creativa.



Uri Caine - Musica in tempo reale ci mette a disposizione una notevole e preziosa mole di informazioni e approfondimenti per farci aggirare più attrezzati nei diversi percorsi di uno degli interpreti più esposti della musica d'oggi, ma l'autore non è mai di parte, ci lascia piena libertà di riflessione critica. Non solo, indirettamente ci fornisce, nella sua impostazione metodologica, strumenti utili per una più ampia lettura della complessità del jazz d'oggi con tutte le sue interferenze, del quale Caine è tra gli esponenti più emblematici. La foto finale non può che risultare mossa: proprio per questo ci piace.

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